Nel 2025 i pensionati potranno ottenere quasi 140 euro in più sull’assegno previdenziale. Vediamo cosa fare per avere la maggiorazione.
Quello delle pensioni resta sempre un campo minato in cui è difficile muoversi. Da un lato vi è l’esigenza di agevolare le uscite anticipate in modo da favorire il ricambio generazionale nei luoghi di lavoro. Dall’altro l’urgenza di aumentare gli assegni Inps, soprattutto quelli minimi.
![uomo anziano](https://baldisport.it/wp-content/uploads/2024/12/pensioni-aumenti-231224-baldisport.it_.jpg)
Il Governo di Giorgia Meloni ha apportato piccoli cambiamenti su ambo i fronti per il 2025. Per quel che riguarda le uscite anticipate, dal prossimo anno sarà più semplice smettere di lavorare a 64 anni anziché attendere fino a 67. Infatti, per raggiungere le soglie minime richieste per l’uscita anticipata dal lavoro, ci si potrà avvalere anche di quanto versato nei fondi di previdenza complementare.
Resta chiaro che questa opzione rimarrà riservata anche per il prossimo anno soltanto ai lavoratori “contributivi puri”, cioè quei lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi a partire dal 1996. Per quanto riguarda gli incrementi degli assegni Inps, invece, le scelte dell’Esecutivo hanno lasciato un po’ di amaro in bocca a molti pensionati.
Ci si sarebbe attesi una rivalutazione pari almeno al 2,2% mentre, invece, per il momento la percentuale stabilita non supererà lo 0,8%. Questo significa che le pensioni minime passeranno dagli attuali 598 euro al mese a 603 euro circa. Eppure c’è un modo per ottenere un assegno più “sostanzioso”: c’è uno strumento poco conosciuto che permette di ottenere una maggiorazione di quasi 140 euro al mese.
Pensioni: ecco come avere 136 euro in più tutti i mesi
Secondo i dati ufficiali dell’Inps in Italia sono moltissimi – più della metà – i pensionati che percepiscono il trattamento minimo. Le pensioni minime, nel 2024, corrispondono a circa 598 euro al mese: nel 2025, con la rivalutazione dello 0,8%, aumenteranno di pochi euro al mese. Si tratta di cifre con cui sembra impossibile andare avanti al giorno d’oggi. Ma molti possono sfruttare uno strumento per ottenere un incremento più sostanzioso: ben 136 euro in più al mese.
![soldi](https://baldisport.it/wp-content/uploads/2024/12/pensioni-aumenti-231224-baldisport.it-1.jpg)
Le pensioni italiane sono tra le più basse se guardiamo agli altri Paesi che fanno parte dell’Unione europea. Non solo: vengono tassate con le medesime aliquote Irpef che vengono applicate ai redditi da lavoro. Ecco spiegato perché sempre più persone, una volta abbandonato l’ufficio definitivamente, scelgono di trasferirsi all’estero, in Paesi dove le tasse sulle pensioni sono più basse e anche il costo della vita è inferiore.
Stando ai dati forniti dall’Inps gran parte dei pensionati italiani vive con una pensione minima che, attualmente corrisponde a circa 598 euro al mese. Ma c’è un modo per ottenere una maggiorazione di ben 136 euro tutti i mesi. Si tratta di uno strumento introdotto dall’ex premier Silvio Berlusconi nel 2001: l’incremento al milione. Questa maggiorazione non spetterà a tutti i pensionati. Infatti è necessario soddisfare i seguenti due requisiti:
- reddito non superiore a 9.555,65 euro per chi vive solo oppure non superiore a 16.502,98 euro per chi è coniugato;
- avere almeno 70 anni di età.
Il requisito anagrafico, tuttavia, può beneficiare di uno sconto di 1 anno per ogni 5 anni di contributi versati all’Inps. Pertanto se una persona ha versato 20 anni di contributi avrà diritto a 4 anni di sconto sull’età e, dunque, nel 2025 potrà ricevere la maggiorazione di 136 euro al mese a soli 66 anni anziché a 70.