Gli “odori” del Natale sotto accusa: un’indagine choc svela rischi nascosti nei prodotti che amiamo di più.
Il Natale è (anche) sinonimo di profumi avvolgenti: cannella, chiodi di garofano, cardamomo e coriandolo trionfano in ricette come pan di zenzero e vin brulé, per citarne solo due. Ma questi simboli di festa potrebbero nascondere un insospettabile pericolo per la salute. Una recente indagine ha messo sotto la lente di ingrandimento 40 campioni di spezie natalizie, rilevando una presenza preoccupante di residui di pesticidi.
Le analisi in questione, effettuate tra il 2022 e il 2024, hanno coinvolto 33 spezie convenzionali e 7 biologiche, testate per tracce di oltre 750 pesticidi. I risultati? Solo 4 campioni convenzionali su 33 erano privi di residui, e più del 70% conteneva multiple sostanze chimiche, alcune persino vietate nell’UE.
Tra le spezie analizzate nell’ambito di un’indagine condotta in Germania dal CVUA Stoccarda, la cannella è risultata la più contaminata: 14 campioni su 16 contenevano pesticidi, con 11 casi di contaminazione multipla. In alcuni casi sono stati trovati clorpirifos, bandito nell’UE dal 2020, e propoxur, un insetticida non approvato. Anche il cardamomo ha evidenziato livelli allarmanti, con contaminanti come antrachinone e ortofenilfenolo. E non mancano altre sorprese: tracce di nicotina sono state riscontrate in chiodi di garofano e miscele per panpepato, sollevando dubbi sulla sicurezza delle pratiche agricole.
C’è da dire che le spezie natalizie, spesso importate da Paesi come India, Cina e Indonesia, sono particolarmente vulnerabili alla contaminazione a causa di normative meno rigide e condizioni agricole difficili. Tra i pesticidi rilevati, alcuni sono considerati estremamente dannosi. Il clorpirifos, ad esempio, è associato a effetti neurotossici, mentre il propoxur è un pesticida altamente tossico per l’ambiente. Anche il perclorato, trovato in molti campioni di cannella, può interferire con il funzionamento della tiroide. La nicotina, benché presente in tracce, suggerisce contaminazioni ambientali o pratiche agricole non conformi. Questo scenario evidenzia l’importanza di controlli rigorosi e di scelte consapevoli da parte dei consumatori.
Fortunatamente, dall’indagine è emerso anche un elemento positivo: le spezie biologiche non hanno mostrato problematiche o anomalie di alcun tipo legate ai pesticidi, rispettando gli standard di sicurezza. Per minimizzare i rischi, però, gli esperti consigliano di scegliere spezie biologiche, in quanto garantiscono l’assenza di pesticidi, affidarsi a marchi certificati e preferire prodotti con standard di qualità elevati, oltre a controllare sempre la provenienza, evitando preparati di dubbia origine. Con questi piccoli accorgimenti, possiamo preservare il gusto del Natale senza compromettere la nostra salute.
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